l fine di prevenire i disagi che annualmente si registrano al ripresentarsi di focolai di pediculosi in ambito scolastico, questo Ufficio richiama l’attenzione delle SS.LL. sulle procedure da seguire per accompagnare docenti e famiglie nell’opera di prevenzione, che resta la strategia migliore per stroncare sin dal suo sorgere eventuali epidemie di pediculosi.
Fermo restando il ruolo insostituibile della famiglia nel controllo e nella tempestiva terapia dei casi di pediculosi, sono altresì importanti il ruolo della scuola per le azioni di informazione (effettuate indipendentemente dalla segnalazione) e dei medici pediatri per la conferma della diagnosi e la guida nel trattamento antiparassitario.
Si sottolinea, al riguardo, che la letteratura scientifica recente ha dimostrato quanto sia inefficace lo screening in ambito scolastico e, al contrario, quanto utile sia il controllo routinario degli alunni, anche se asintomatici, da parte dei propri genitori.
Nel caso, poi, di segnalazione di sospetto o caso accertato di pediculosi da parte dei docenti o dei genitori, la scrivente provvederà ad informare tutte le famiglie della sezione o classe in questione secondo le linee guida previste dall’OPS.
A tutti i genitori dei bambini frequentanti la stessa sezione/classe verrà consegnata (per il tramite degli alunni) una comunicazione scritta, al fine di sollecitare l’ispezione dei capelli e l’uso del pettine stretto per poter intercettare tempestivamente eventuali casi di contagio.
Se il genitore riscontra segni di infestazione in atto (uova o pidocchi), dovrà procedere al trattamento antiparassitario.
La riammissione in ambiente scolastico sarà possibile già dopo il 1° trattamento antiparassitario autocertificato dai genitori (se si tratta di un primo episodio) o con certificazione del medico curante (in caso di recidiva).
Al riguardo, si allega una “Mini Guida Flash”, utile per la prevenzione e il trattamento della pediculosi del capo.
Si ringrazia per la collaborazione.
segue circolare…
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